Consolationis philosophiae libros quinque interpretatione et notis illustravit Petrus Callyus [...], jussi christianissimi regis, in usum serenissimi Delphini
Autore: BOETHIUS, Anicius Manlius Torquatus Severinus (ca. 480-524)
Tipografo: apud Fredericum Leonard, regis & serenissimi Delphini architypographum
Dati tipografici: Paris, 1695
In 4to (mm. 249x178). Antiporta calcografica e pp. [40], 352, [58]. Segnatura: a4 e4 i4 o4 u4 A-Xx4 Yy- Mmm2 χ1. Bella antiporta allegorica incisa su rame con stemma dei delfini di Francia, ritratto di Boezio e immagine di un vascello con la figura di Apollo che con la sua cetra incanta un pesce. Marca xilografica al frontespizio, due testatine a 1/3 di pagina finemente incise in rame (cc. a2r e A1r). Frontalini, finalini e capilettera xilografici. Pergamena rigida coeva con titolo in oro su tassello al dorso, tagli spruzzati. Nota di possesso manoscritta al frontespizio (“Gulielmi Rabi. Lcti. CI?I?CCIII”). Alcune carte leggermente ed uniformemente brunite. Ottima copia.
Ottimo esemplare della seconda impressione dell'edizione “ad usum Delphini” del De consolatione philosophiae di Severino Boezio, apparsa nel 1680 presso Roulland, curata da Pierre Callyus, e ritenuta la migliore apparsa fino ad allora. L'espressione “ad usum Delphini” nacque nella Francia dell'Ancien Régime e veniva riportata sui frontespizi dei testi classici greci e latini destinati all'istruzione dell'erede al trono di Francia Luigi (il Gran Delfino), figlio del re Luigi XIV e di Maria Teresa d'Asburgo. In questi testi venivano censurati i passi considerati scabrosi o comunque non appropriati per la giovane età del Delfino. La collezione comprende 64 volumi stampati tra il 1670 e il 1698 per ordine del precettore del Gran Delfino, Charles de Sainte-Maure, duca di Montausier, e sotto la supervisione di Jacques Bénigne Bossuet e di Pierre-Daniel Huet. Questa edizione è corredata da un vastissimo apparato di note erudite e arricchita da un minuzioso lessico al termine del volume.
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