La prima parte delle rime piacevoli d'Alessandro Allegri. Raccolte dal M. Rev. D. Orazio Morandi, e da Francesco Allegri. Dedicate al M. Ill. e M. Rev.do Sig. Cesar Nicchesola. Verona, Appresso Francesco dalle Donne, 1605. [Legato con:] IDEM. Seconda parte delle rime piacevoli […] Verona, Bartolamio Merlo dalle Donne, 1607. [Legato con:] IDEM. La terza parte delle rime piacevoli […] Firenze, Giovanni Antonio Caneo e Raffaello Grossi, 1608. [Legato con:]. IDEM. La quarta parte delle rime piacevoli […] Verona, Bartolamio Merlo dalle Donne, 1613.
Autore: ALLEGRI, Alessandro (1560-1629)
Tipografo: Appresso Francesco dalle Donne, Bartolamio Merlo dalle Donne, Giovanni Antonio Caneo eRaffaello Grossi
Dati tipografici: Verona - Firenze, 1605 - 1607 - 1608 - 1613
Quattro parti in un volume in 4to. Parte prima (mm. 194x141). Cc. [36]. Segnatura: [A]⁴ B-I⁴. Parte seconda (mm. 213x160). Cc. [34]. Segnatura: A-G 4 H 6 (H6 bianca). Parte terza (mm. 216x147). [4], 30, [2]. Segnatura: §⁴ A-H⁴ (§4 e H4 bianche).
Capolettera anticamente incollato sopra un altro alla c. F1r. Parte quarta (mm. 217x160). Cc. [56]. Segnatura: A-O 4 . Tutti i quattro volumi presentano iniziali xilografiche e testo corsivo romano in cornice xilografica. Marca editoriale su tutti i frontespizi, ad eccezione della terza parte. Cartonato coevo (dorso aperto e con mancanze). Timbri della collezione Galletti ed ex-libris Landau. Lievi fioriture sparse, staccato il primo fascicolo della prima parte, che è di dimensioni sensibilmente più ridotte rispetto alle altre. Esemplare in barbe. Esemplare contenente, in edizione originale, tutte e quattro le parti delle Rime Piacevoli del letterato fiorentino Alessandro Allegri (1560-1620), membro dell'Accademia della Crusca. È una raccolta estremamente rara. Tra le poesie sono sparse in gran numero le lettere dell'autore a vari (cfr. Piantanida, nr. 2871). È compresa in questa raccolta la famigerata canzone XI (della I parte), che fu proibita dai revisori e fu esclusa dalle edizioni successive. Il Belloni (p. 319) loda la ricchezza linguistica di queste rime, e parecchie ne cita come pregevoli per brio, vis comica, e vivacità satirica, o come documenti della scapigliatura secentesca. Nato a Firenze intorno al 1560, l'Allegri si laureò in legge all'Università di Pisa. Amante della compagnia di amici spensierati, delle conversazioni ironiche e frizzanti e dei banchetti, durante la sua fu dapprima segretario di alcuni nobili personaggi, poi soldato, infine ecclesiastico. Morì a Firenze nel 1629.
Brunet, I, p. 189; Gay Lemmonyer, III/IV, p. 1024; Razzolini-Bacchi della Lega, p. 18 (“Vi sono alcuni rarissimi esemplari che a tergo del frontespizio della prima parte hanno un lungo errata”, come nella ns. copia); Gamba, 27-28-29; Gay-Lemmonyer, III/IV, p. 1024.
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