In 8vo (mm. 208x137). Pp. 78, [2]. Legatura coeva in vitello marmorizzato, dorso con ricchi fregi e titolo in oro, risguardi in carta marmorizzata, tagli rossi (lievi spellature e mancanze). Ottima copia stampata su carta azzurra.
Prima edizione, dedicata dal Dall'Olio a Giovanni Paisiello (Modena, 1 ottobre 1794), di questo poemetto sulla musica accompagnato dalle interessantissime note dell'autore. Queste contengono dettagliate informazioni sulla storia della musica, sul melodramma, sull'invenzione di alcuni strumenti musicali e sulle opere di numerosi musicisti, in gran parte meno noti, con frequenti riferimenti a specifici strumenti e manoscritti visionati personalmente dall'autore.
"Il poemetto è una cosa da nulla, ma le note ond'è corredato sono un gioiello d'erudizione" (G. Gaspari, Catalogo della Biblioteca musicale G.B. Martini di Bologna, Ivi, 1961, I, p. 101).
Di notevole interesse sono le note sugli strumenti musicali, la loro storia e la loro struttura. Ci riferiamo in particolare alla nota 39 sugli organi; alla nota 48 dove si parla del fagotto, cominciando dall'opera di Teseo A. degli Albonesi (1539) e attribuendone il milgioramento tecnico (due linguette, una d'argento ed una di bronzo) ad Afranio famigliare del card. Ippolito d'Este; e alla nota 49 sul pianoforte, dove si legge una dissertazione sull'ampiezza delle ottave da Zarlino in poi.
G.B. Dall'Olio nacque a Sesso, vicino Reggio Emilia, nel 1739. Si formò a Bologna, dove tra l'altro apprese la musica dal padre G.B. Martini. Nel 1764 fu nominato maestro delle pubbliche scuole di Rubiera e organista della Collegiata. Successivamente rivestì varie altre cariche, tra cui quella di cancelliere delle Opere Pie. Nel 1784 si trasferì a Modena in qualità di ragioniere ducale. In corrispondenza con illustri scienziati, letterati e musicisti del tempo, come Paisiello, Ximenes, Lampredi, Paradisi, Venturi, Ceretti, Corti e Tiraboschi (con il quale collaborò alla stesura di alcune voci della Biblioteca Modenese), solo per nominarne alcuni, scrisse saggi di matematica, cinque commedie (in parte rappresentate nei teatri di Modena e Parma), delle novelle e delle poesie; si occupò inoltre di archeologia, storia locale e scienze naturali. Fece parte dell'Accademia ducale dei Dissonanti di Modena, dell'Accademia degli Ipocondriaci di Reggio, di quella dei Teopneusti di Correggio, di quelle dei Quirini e degli Aborigeni di Roma e di quella dei Georgofili di Firenze. Fu inoltre membro della Società Agraria, della Società Italiana e dell'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Modena. Nel 1815 fu incaricato di ordinare e catalogare la collezione di opere musicali della Biblioteca Estense. Morì nel maggio del 1823 (cfr. C.M., Di Giambattista dall'Olio reggiano notizie biografiche e letterarie con appendici, in: L. Cerretti, "Notizie biografiche e letterarie in continuazione alla Biblioteca modenese", Reggio Emilia, 1833, pp. 1-28).
RISM, v. B6.1, p. 249; Catalogo unico, ITICCUNAPE 14306.
[13291]