Mm. 179x148. Pp. 31, [9]. Con 15 acqueforti originali a colori di Enrico Baj, di cui due a piena pagina con inserti a collage. Legatura in mezza tela editoriale con titolo inciso in oro al dorso e piatti marmorizzati, contenente brossura bianca muta in 10 bifoli sciolti. Custodia rigida in cartonato marmorizzato. Stampato il 1° maggio 1970 sui torchi di Giorgio Upiglio a Milano, in cento esemplari su carta Ventura, di cui un esemplare, numerato col numero 1, contiene il manoscritto e un disegno originale dell'artista, 35 esemplari, numerati da 2 a 36, contengono la suite di acqueforti, e 64 esemplari sono numerati da 37 a 100. Tutte queste copie, firmate dall'autore e dall'artista, costituiscono l'edizione originale del poema (ns copia n. 94). Cofanetto leggermente consunto al piatto anteriore, per il resto copia ottima.
Il testo poetico Chapeaugaga di André Paul Édouard Pieyre de Mandiargues, scrittore, drammaturgo e traduttore francese vicino ai surrealisti, e le 15 incisioni di Enrico Baj, pittore, scultore e saggista italiano, ironizzavano sull'elezione di Jean Paulhan all'Académie Française e sulla feluca indossata dagli accademici (Jentsch).
ICCU CFI\0480958; Jentsch, Libri d'artista, 24; Petit, vol. 16; Monod 7707; Bibl. Matarasso vol. II, 196.
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