Le commerce et le gouvernement, considérés relativement l'un á l'autre. Ouvrage Élémentaire, par M. l'Abbé de Condillac, de l'Académie Françoise, et Membre de la Société Royale d'Agriculture d'Orléans.
Autore: CONDILLAC, Étienne Bonnot de (1714-1780)
Tipografo: Jombert et Cellot
Dati tipografici: Amsterdam, et se trouve à Paris, 1776
Due parti in un volume in 12mo (mm 166x93); pp. [4], 273, [1]; [4], 180. Bianco il verso dell'ultima carta della prima parte. Piccola mancanza al frontespizio della prima parte, che comporta la perdita della parola ''Abbé''. Pelle marmorizzata coeva. Dorso a cinque nervetti con titolo su tassello in marocchino rosso e filetti in oro. Tagli rossi, risguardi in carta marmorizzata. Piccolle mancanze e restauri alle cuffie e alla cerniera posteriore.
Bell'esemplare dell'edizione contemporanea all'originale, una delle tre pubblicate nello stesso anno della prima. Le tre edizioni sono riconoscibili sulla base di una serie di differenti scelte editoriali: la prima edizione ha paginazione continua e l'errata a p. IV; la seconda ha paginazione continua, ma senza l'errata, in quanto gli errori sono stati corretti nel testo; infine la presente, divisa in due parti, senza errata, ma con errori parzialmente corretti. Anche se Condillac ottenne la tacita approvazione di stampare il testo a Parigi, Le commerce venne comunque edito con luogo di stampa Amsterdam. Confiscato dalla Chambre Syndicale, ne fu bloccata la vendita. La terza parte, annunciata alla fine del secondo volume, non fu mai pubblicata. L'edizione del 1772 citata da Higgs (5396) e ripetuta da Kress è senza dubbio un'edizione fantasma.
Si tratta di un testo importante, in cui Condillac espone le sue idee economiche ed anticipa alcune moderne teorie mercantili e commerciali. Dal punto di vista teorico Condillac isola il valore, lo scambio ed il prezzo e formalizza una teoria del valore basata sull'utilitá individuale e su un valore di scambio derivante da un confronto tra utilitá soggettive. Jevons considera questo lavoro ''originale e profondo'' oltre che un lavoro filosofico affascinante perché nei primi paragrafi si ritrova forse la prima affermazione esplicita della vera associazione tra valore e utilitá. H. D. MacLeod ha considerato questa opera infinitamente superiore a quella di Smith.
Biblioteca Einaudi, 1209. Goldsmiths', 11373. Tchemerzine, II, p. 482. Palgrave, I, p. 385.
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