Arcadia di M. Iacopo Sannazaro. Nuouamente ristampata, & ricorretta; & ornata di alcune annotationi da Tomaso Porcacchi. Con la vita dell'autore descritta dal medesimo, & la dichiaratione delle voci oscure, che sono nell'opera.

Autore: SANNAZZARO, Iacopo

Tipografo: Appresso Giovanni Alberti

Dati tipografici: Venetia, 1614


In 18mo (mm. 96x50). Cc. [8], 158, [23], pp. 99. Segnatura: A-V12 (manca la c. bianca V12).  Al frontespizio vignetta xilografica, front. in cornice. Numerosi iniziali e fregi xilografici. L'opera contiene, con proprio front., alla c. Q10 r.: Rime di M. Iacopo Sannazaro. Nouamente ristampate. Et ripurgate da infiniti errori, che si trouauano nell'altre edizioni, In Venetia, appresso Giouanni Alberti, 1614. Pergamena semi-floscia. Rilegatura e tagli usurati e macchiati, corpo del testo staccato dalla rilegatura. Cc. con mancanze e lievi aloni; presenza di tarli ad alcune cc. e ai piatti. Le cc. V1 e V11 risultano staccatate dal corpo del testo e parzialmente mancanti. Edizione ristampata e ricorretta, ornata di alcune annotazioni da Tomaso Porcacchi (1530-1576; umanista, geografo, traduttore, poligrafo, bibliofilo ed erudito italiano).

Jacopo Sannazaro (Napoli, 1458-1530) fu un importante poeta italiano del Rinascimento. La sua Arcadia, scritta nel penultimo decennio del XV secolo e pubblicata per la prima volta a Napoli nel 1504, è un esempio di poesia pastorale. La sua combinazione di prosa e versi fu incredibilmente influente per gli scrittori dei decenni e dei secoli successivi, come William Shakespeare. Originariamente scritta in italiano anziché in latino, l'Arcadia ebbe un enorme successo in Italia. Questo successo, e l'importanza generale di Sannazaro, si riflettono nel suo ritratto realizzato dall'artista veneziano Tiziano (Collezione Reale, 1514-1518 ca), i cui dipinti erano spesso ispirati alla poesia pastorale.

 

Cfr. Italian Union Catalogue: TO0E\087468.


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