Documento di mm 296x208 composto da 3 fogli, di cui uno singolo e due doppi, più un foglio volante (mm 293x200) su carta differente vergato in grafia diversa (in totale 6 carte). Il primo foglio e' bianco salvo per il titolo e la data sul recto. Il testo è vergato su una colonna sola (con molte cancellature e correzioni riportate sulla colonna opposta) e reca la data 5 febbraio 1745. Con richiami in calce (testo completo). Il foglio volante aggiunto è anch'esso scritto su una colonna sola e reca la data Ferrara, 7 aprile 1751. Minimi danni ai margini, qualche macchia, lievi arrossamenti marginali.
Entrambe i testi riportano un parere tecnico circa dei lavori da eseguirsi sugli argini, sui ripari e sui “lavorieri” di canna della valle di Ostellato, in una diatriba con i Comacchiesi riguardante la pesca e lo spostamento del pesce. Il parere più esteso, redatto su richiesta del Commissario della R.C. Avv. Baldeschi, si richiama all'autorità di Luca Danesi, autore di Un discorso dela Cavo Contarino nel Ferrarese alla Punta d'Ariano, pubblicato insieme nelle Opere (Ferrara, 1670).
Pur non essendo firmato, la nota sul titolo ricorda che questi scritti si trovavano fra le carte di Romualdo Bertaglia ed è quindi ipotizzabile che siano ascrivibili a quest'ultimo e che siano state scritte di suo pugno.
Romualdo Bertaglia fu uno dei massimi ingegneri idraulici ferraresi del Settecento ed ebbe il titolo di matematico ed idrostatico della città. Insieme a Gian Andrea Barotti, letterato e uomo politico al centro del riformismo settecentesco a Ferrara, svolse un ruolo chiave nel progetto di immissione del Reno nel Po di Primaro attraverso la costruzione del cosiddetto cavo Benedettino.
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