Mm. 154x107. Pp. 39, [1]. Brossura editoriale con titolo alla copertina anteriore, nota biografica in quarta di copertina. Dorso lievemente brunito. Prima edizione. L'opera appartiene alla collezione "Geiger p", nr. 9.
Nona uscita della collana «Poesia» della Geiger segnata da questa plaquette di Adriano Spatola dedicata all'amato poeta russo morto suicida nel 1930. Tradotto in inglese nel 1975 da Paul Vangelisti per la Red Hill Press, l'edizione originale del volume apparve nell'ottobre del 1971 con all'interno i quattro componimenti - «La composizione del testo», «Majakovskiiiiiiijj», «La prossima malattia» e «Il poema Stalin» - che segnarono, nella ricerca poetica e più in generale umana di Spatola, una nuova fase rispetto alla produzione precedente. Come dichiarò lo stesso poeta di Sapjane in un'intervista del 1980: «Majakovskiiiiiiij è come un grido, è l'abbandono dell'ultimo sogno alla parasurrealista, cioè della poesia che cambia il mondo. [.] Il titolo è un grido a lui, un richiamo a lui». Il riferimento non avrebbe potuto essere più chiaro, chiamando in causa il geniale cantore della Rivoluzione d'ottobre infine schiacciato dalle calunnie e dall'avversione del Partito e colpito dal nuovo corso imposto da Stalin.
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