Tre volumi di sette in 8vo (mm 213x134): tomi I, II, e III (mancano i tomi IV-VII). Pp. [4], 332; 438, [2]; 363, [1]. Alcune carte un po' fiorite, lievi aloni marginali.
I primi tre tomi contengono "La Frusta letteraria di Aristarco Scannabue" e "Tre lettere sopra un certo fatto del dottor Biagio Schiavo da Este". Mezza pergamena novecentesca, piatti rivestiti con carta colorata. Filetti e titolo in oro al dorso.
Giuseppe Baretti fu tra i principali critici letterari del suo tempo. Spirito irriverente e ribelle, con la sua Frusta letteraria polemizzò contro la stucchevole poesia bucolica, l'erudizione accademica e il bigottismo religioso. Nonostante la sua vena polemica anticonformista, non riuscì tuttavia ad entrare in sintonia con lo spirito proprio dell'Illuminismo, venendo così additato come un «ribelle conservatore».
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