“QUESTI POVERI DIAVOLI DI MODONESI” (I, p. 28) - INEDITA CRONACA DI MODENA DAL 1837 AL 1862
Sette volumi (mm. 290x200 ca.). Cartonato coevo, dorsi rinforzati all'epoca in carta marmorizzata con etichette recanti l'anno (o gli anni) della cronaca (lievi mancanze, cuffia del quarto volume aperta, ultimo volume staccato dalla legatura). Alcuni dei bandi e fogli volanti più volte ripiegati, che si trovano allegati ai volumi, recano degli strappi marginali, ma nel complesso lo stato di conservazione è ottimo.
Si tratta di una straordinaria, del tutto inedita e dettagliatissima cronaca modenese scritta, con occhio attento anche agli affari internazionali, da una persona che aveva avuto incarichi amministrativi e di corte, e quindi era stata testimone diretta di molti degli eventi raccontati.
La cronaca di Gherardo Morano, concepita come una sorta di diario ad uso privato, comincia con l'anno 1837 e si chiude con l'anno 1862; attraversa quindi un periodo cruciale della storia modenese e, più in generale, italiana, aprendosi con le condanne contro i partecipanti ai moti del 1831 e concludendosi con la fine del ducato austro-estense e la nascita del regno d'Italia.
L'autore non si firma e non si menziona mai in modo diretto nella cronaca, ma da molti elementi interni[1] pare molto probabile che questi possa essere identificato con il marchese Gherardo Morano, membro della nobiltà modenese e politicamente definibile come un liberale moderato. Di Gherardo sappiamo che nel 1831 fu nominato alla carica di aggiunto al prefetto del governo provvisorio di Modena (cf. G. Sforza, La rivoluzione del 1831 nel Ducato di Modena, Roma-Milano, 1909, p. 150), e che nello stesso anno fu inviato a Reggio Emilia, insieme al capitano Gaetano Araldi, per invitare il generale Carlo Zucchi a prendere il comando militare di Modena (A. Namias, Storia di Modena e dei paesi circostanti dall'origine al 1860, Modena, 1894, p. 745). Giovanni Antonio Morano (1782-1859), forse fratello di Gherardo o comunque suo stretto parente (lo definisce “nostro” parlando delle sua condanna), partecipò invece all'insurrezione del 1831 e fece parte del secondo e definitivo governo provvisorio, quello che depose il duca e lo costrinse a fuggire, venendo poi condannato nel 1837 a tre anni di carcere per lesa maestà, dopo aver trovato rifugio a Bologna per un certo periodo (cf. G. Sforza, op. cit., ad indicem). Nel 1848 e nel 1850 Gherardo fu membro della giunta comunale (cfr. Archivio storico, Comune, Assessorato alla cultura e beni culturali, Al governo del Comune: tremilacinquecento modenesi per la comunità locale dal 15. secolo ad oggi. Appendice documentaria: elenco sistematico dei consiglieri del Comune di Modena dal 1412 al 1995, Modena, 1996, ad indicem). Nel 1852 risulta tra i nuovi consiglieri anziani della comunità di Santa Martina. Fu inoltre custode dell'Archivio geografico estense (G. Ognibene, Le relazioni della Casa d'Este con l'estero, in: “Atti e memoria della R. Deputazione di storia patria per le Provincie modenesi”, serie V, vol. III, Modena, 1904, p. 227). Dal registro mortuario (“1506 Gherardo Me Morano”) dell'archivio comunale di Modena risulta che Gherardo Morano morì l'11 dicembre 1867, all'età di 82 anni, nella sua casa al civico numero 1 di Corso Case nuove (all'inizio dell'attuale Via Cardinal Morone), che era stato sposato con Camilla Giardini ed era figlio di Francesco Morano e Francesca Medici Caula.
Tutti i volumi della presente cronaca si aprono con una prefazione, cui fanno seguito il quadro meteorologico (solo per i primi anni), su cui l'autore pone grande enfasi, e l'analisi del quadro politico internazionale. Particolare attenzione è dedicata anche all'agricoltura, all'economia e alle epidemie, soprattutto a quelle endemiche di colera e vaiolo. Il testo si sviluppa come un diario con notizie a scadenza pressocché settimanale, in cui vengono riportati eventi ed aneddoti di politica, finanza, amministrazione, cronaca e vita cittadina, spesso accompagnati da riflessioni e giudizi personali dell'autore. Alla fine di ogni sezione si trovano poi allegati diversi testi a stampa e manoscritti (opuscoli, bandi, notificazioni, fogli volanti, stampe d'occasione, lettere autografe, biglietti d'invito, ecc.), stampati o vergati in quell'anno specifico, a complemento e supporto di parte degli argomenti trattati nella cronaca; alcuni di questi allegati sono di estremo interesse e rarità come, per esempio, le tre lettere autografe del generale Lafayette (vol. 6) oppure il foglio volante in cui si celebrano Gioacchino Rossini e i cappelletti e gli zamponi di Giuseppe Bellentani (vol. 7).
Dalla prefazione del primo volume, che è interamente dedicato all'anno 1837, si desume che l'opera era stata cominciata già anni prima[2]: “Le mie circostanze particolari mi costringono a limitare il piano mio in sempre più angusti confini. Mi limiterò quindi alle notizie le più interessanti unicamente di questi stati, gli aneddoti che perverranno a mia notizia. Per le cose estere mi limiterò solo alle più interessanti, invece di fare ogni mese un bollettino, lo farò di quando in quando secondo l'opportunità”.
1837: pp. 78 numerate a penna, [2 bianche], [13 di tabelle metereologiche], [3 bianche]. Allegati: tutti i numeri relativi all'anno 1837 del periodico quindicinale “Indicatore economico”, dal numero 17 dell'anno primo (9 gennaio 1837) al numero 36 dell'anno secondo (30 dicembre 1837); una notificazione di Girolamo Ricchini relativa al grano e al frumento; la sentenza contro i rivoltosi del 1831 (Modena, Soliani, 1837, pp. VII); una Distinta degli Studenti nella Reale Accademia Atestina di Belle Arti, che hanno dato saggio di profitto, e dei loro Lavori riconosciuti meritevoli di Premio, e dell'onore dell'Esposizione nel Giugno 1837 (pp. [8], su carta verdina); un bando di Francesco IV sui condannati in contumacia per i moti del 1831; un'altra notificazione firmata dal conte Ricchini sul medesimo argomento; un bando sul prezzo del frumento firmato da Luigi Rangoni; ed infine un avviso del podestà di Modena.
Questi alcuni dei temi trattati nel primo volume: a livello internazionale si parla dei fallimenti negli Stati Uniti dovuti ad eccessiva emissione di biglietti di banca, della schiavitù in Brasile ed in Africa, della guerra civile in Spagna, della povertà in Irlanda, dei mali della Polonia, ecc.; a p. 5 si menziona una festa di ballo tenuta a corte il 17 gennaio, a cui partecipano anche generali austriaci da Milano e Mantova; a p. 9 si descrivono le feste di corte e quelle di piazza per il carnevale; a p. 13 si trova un giudizio sul duca Francesco IV, a cui nel corso della cronaca non vengono risparmiate critiche; a p. 15 si dà notizia dell'influenza (“grippa”) che si è diffusa a Reggio Emilia; a p. 16 si informa della creazione di una nuova società per la fabbricazione dello zucchero di barbabietola; qua e là nel corso della narrazione si fa poi menzione di visite di dignitari stranieri, di accadimenti comuni come la morte dell'avv. Alessandro Rosa o quella del vescovo Caleffi e di personaggi locali come il dr. Padoa ebreo, il chirurgo Martinelli e il “chincagliere” ebreo Formigini, che tenta il suicidio gettandosi nel naviglio; si racconta di frequenti furti nelle abitazioni e dell'uccisione delle amate pecore di una delle principessine di corte, la quale si dilettava di storia naturale; vengono descritti i lavori presso il giardino ducale-pubblico ed il palazzo ducale (ala nord ovest); sono discusse le sentenze riguardanti i partecipanti dei moti del '31 che erano fuggiti all'estero (tra questi anche il “nostro” Giovanni Antonio Morano, costituitosi a Rubiera, e il pittore ritrattista Camillo Manzini che invece viveva tranquillamente a Parigi) e le successive grazie concesse dal duca; il 30 giugno viene data notizia della morte del re d'Inghilterra e della nomina della regina Vittoria; il 3 luglio si riferisce la notizia che la cantante Caroline Unger aveva cantato la Norma di Bellini a teatro; a p. 53 si parla di scuola ed istruzione con riferimenti alla situazione nel Lombardo-Veneto; si riferisce poi della mostra presso l'Accademia di Belle Arti, a cui fa riferimento anche uno degli opuscoli rilegati in fine; si discute di viabilità e di dare una nuova direzione ai viali dopo l'erezione della fabbrica del Foro Boario; si analizzano le composizioni poetiche locali apparse nel 1837; e molto altro. In uno dei pochi momenti in cui fa riferimento a se stesso, il 4 luglio 1837 l'autore scrive: “Oggi la Corte parte pel Cattaio dopo pranzo. Si aveva la lusinga di molte grazie; ma fin ad ora nulla poi nulla” (p. 34). A p. 65, dopo aver parlato della ferrovia che collegherà Milano e Venezia, si trova invece un'invettiva che getta luce sulle simpatie napoleoniche del Morano: “Ah Italia! Italia! Che sares'tu mai se il Regno di Napoleone non fosse così presto cessato! E se i tuoi figli degeneri, liberali esaltati non ti avessero disastrata!”. Alle pp. 75-78 si trova infine l'indice del volume.
Il volume secondo copre gli anni 1838 e 1839. “Anche quest'Anno le mie faccende domestiche m'impediranno dal potere con una certa accuratezza dar opera a questo lavoro, il quale d'altronde mi sta tanto a cuore” (p. 1). Così inizia la prefazione all'anno 1838, che contiene un rapida disamina del quadro nazionale ed internazionale ed in cui, nel finale, l'autore si lascia andare ad amare considerazioni come questa: “I più infelici siamo noi poveri modenesi, parmigiani, lucchesi, papalini, vedremo mai congiunti i nostri destini fin anche arriveremo a far parte di una famiglia più grande” (p. 4). Seguono, come sempre, il quadro meteorologico e la cronaca dell'anno.
1838: pp. 120, [2 bianche], [13 di tabelle metereologiche], [3 bianche]. Rilegati infine si trovano: una epistola pastorale del neoeletto vescovo Luigi Reggianini; il numero 1002 (2 gennaio 1838) della “Voce della verità”; quasi tutti i numeri relativi all'anno 1838 del periodico quindicinale “Indicatore economico” (dal nr. 37 anno II, 5 gennaio1838, al nr. 35 anno III, 29 dicembre 1838; mancano i nn. 32 e 33); 1839: pp. [2], 85, [5], [6 bianche], [13 di tabelle metereologiche], [5 bianche]. Come allegati vi sono diversi numeri dell' “Indicatore economico” (dal numero 36 anno III, 5 gennaio 1839, al nr. 52 anno III, 27 aprile 1839; manca tuttavia il numero 51) e il numero 1308 della “Voce della verità” (17 dicembre 1839).
Fra i numerosi temi trattati ricordiamo: la nomina del nuovo vescovo Luigi Reggianini, rettore del seminario e confessore del duca (“il nuovo vescovo non fa nulla e sa tutto: e il suo segretario [Cesare Galvani] fa moltissimo e non sa nulla”, p. 13/1838), fatto di grande rilevanza, a cui l'autore dedica molte pagine; la morte di 405 ragazzi a causa del vaiolo; la festa tenutasi a corte il 25 gennaio con la presenza di S.M. Maria Luigia, di cui si descrive la collana (p. 15/1838); la rappresentazione a teatro di Chiara di Rosenberg di L. Ricci nel giorno della festa di San Geminiano, 30 gennaio 1838; la morte per vaiolo del gentiluomo spagnolo Gioacchino Santyan y Velasco; l'annuncio della costruzione del nuovo Teatro Comunale (27 febbraio, p. 23/1838) e i conseguenti espropri e demolizioni considerati come degli abusi; i festeggiamenti per l'anniversario dei fatti del 1831 con illuminazione cittadina e serraglio di animali feroci; la visita in Accademia all'esposizione di un quadro del pittore Zatti; la descrizione di una ciabattata pubblica; la morte del maggiore d'artiglieria Eugenio Vandelli che cannoneggiò casa Menotti; una digressione sulla moda maschile e femminile del tempo (pp. 34-36/1838); resoconti vari sulle radunanze accademiche; la notizia di un orologio costruito dal maestro orologiaio Gavioli destinato al Foro Boario e quella della visita di una donna egiziana con un ragazzino moro di quattordici anni che non si capisce bene se fosse portato come presente per il duca (p. 51/1838); lo stato economico e monetario del ducato, anche se l'autore sostiene di non intendersi di economia pubblica; l'incoronazione della regina Vittoria il 10 luglio del 1838; la riforma degli asili per l'infanzia; il ritrovamento di alcune anfore romane, di cui viene fornito un piccolo schizzo (p. 80/1838); il misterioso incontro del duca con una donna a Rubiera il giorno 25 agosto 1838; la scelta da parte del duca del progetto dell'architetto Francesco Vandelli per il nuovo teatro (si cita anche Luigi Poletti, p. 87/1838); un'ode a Ferdinando I in occasione della sua incoronazione a re del Lombardo-Veneto; l'affare Ricci (p. 93/1838); la visita dell'imperatore al Castello del Catajo; la menzione di Manzoni, Cantù, Barbieri e Pellico (p. 97/1838); la notizia della grazia a Giovanni Antonio Morano e la sua liberazione dal carcere di Rubiera; due memorie sulle case ed edifici (“fabbriche”) di Modena e il loro arredamento lussuoso; il ricco ebreo Verona a corte; la nomina di Molza a ministro; i nomi degli artisti modenesi coinvolti nel progetto del nuovo teatro comunale, tra i quali Vandelli, Gandini, Crespolani, ecc.; i “gucchiaioli” (o castagne appassite) per la festa di S. Antonio, il 17 gennaio 1839; le campagne militari di Nonantola e Cavezzo; eventi occasionali come alluvioni, incendi, tombole, risse e la lite fra uno sbirro e il figlio di Gallotti; la lite fra il vescovo e il duca in merito ad alcuni Ebrei convertiti; la menzione del pittore Adeodato Malatesta (p. 53/1839); l'accusa al vescovo di essersi intascato tutti i soldi raccolti per erigere la chiesa di San Rocco; l'incendio causato da “solferini fulminanti” in casa Amici; l'incontro degli scienziati (tra i quali G.B. Amici e C. Bonaparte) a Pisa nell'ottobre del 1839, al quale agli scienziati papalini è stato proibito di partecipare (pp. 72-73/1839); la menzione dell'invenzione di Daguerre (p. 78/1839); un confronto fra le tasse nel Regno Unito e nel Ducato di Modena; la visita del principe Alberto, secondo genito dell'arciduca Carlo d'Austria; e molto altro.
Il terzo volume copre gli anni 1840 e 1841. Nella prefazione all'anno 1840 Morano dice di interrompere il quadro meteorologico in quanto il nuovo osservatorio astronomico lo rende del tutto superfluo (ma aggiungerà tavole metereologiche anche in calce agli ultimi anni della cronaca).
1840: pp. [2], 143, [4], [9 bianche]. In allegato vi sono: grande bando contro Giuseppe Azzolini, reo confesso di aver affisso e distribuito manifesti e libelli sovversivi con il tricolore; bando del vescovo Luigi Reggianini; opuscolo intitolato Diomira racconto di una comare di campagna di Giovanni Sabbatini (Modena, dai tipi della R.D. Camera, 1840, pp. 33); altro opuscolo Assicurazioni generali austro-italiche. IV Bilancio di realizzazione delle operazioni fatte in tutta Italia nel ramo grandine nell'anno 1839 (Venezia, Merlo, s.d., brossura editoriale verde, pp. [6] ed una tavola fuori testo); Supplemento al num. 1428 [1440 e 1432] della Voce della Verità; 1841: pp. [2], 139, [6], [4 bianche]. In allegato: bando di Francesco IV sulle compagnie di assicurazioni; altro bando firmato da L. Rangoni sull'obbligo assicurativo degli edifici; bando del podestà di Modena che pone una tassa per completare la costruzione del nuovo teatro comunale; notificazione e bando firmati da L. Rangoni riguardanti il calcolo e la riscossione delle imposte sugli immobili; opuscolo di due carte intitolato Modello dimostrante l'I.R. Priv. Strada Ferdinandea lombardo-veneta che sta esposto alla pubblica vista in questa R. Città (Ferrara, Negri, 1841); altro opuscolo di 2 carte dal titolo Strade ferrate nel Regno Lombardo-Veneto (Venezia, Molinari, 1840); bando di Francesco IV riguardante i rapporti fra il ducato e la Chiesa; notificazione firmata da Girolamo Riccini per bandire i “zolfanelli fosforici” ritenuti causa di numerosi incendi; nr. 16 dell'anno primo (27 agosto 1841) del “Foglio di Modena”; opuscolo in folio intitolato Per le solenni esequie fatte il dì 26 settembre 1840 nella real chiesa di S. Domenico all'Arciduchessa Maria Beatrice di Savoia Duchessa di Modena orazione del Padre Antonio Bresciani (Modena, pei tipi della R.D. Camera, 1840, pp. 46, [2]).
Tra i temi trattati nel volume, oltre alle consuete osservazioni di interesse geo-politico, ricordiamo: caso insolito di una donna barbuta rimasta incinta (p. 15/1840); discorso sulla vaccinazione contro il vaiolo; affissioni notturne di coccarde e bandiere tricolori alle porte del palazzo ducale (p. 21/1840); scritte con il carbone e affissioni derisorie contro il vescovo Reggianini; grande ballo di carnevale al teatro comunale; cassa di risparmio e assicurazione sulla vita (p. 25/1840); feste a Reggio di fine carnevale con implicazioni politiche; grande festa da ballo in maschera data dai Soci Filarmonici al palazzo del comune, presente il duca mascherato da maresciallo austriaco; grande fiaccolata a Reggio per la fine del carnevale (4 marzo, p. 31/1840), cui partecipa anche il duca con il figlio; colonnello Pietro Maranesi (p. 37/1840); avviso alla colonna del podestà Marchese Levizzani sui prezzi della carne, criticata per le troppe e troppo complicate distinzioni di taglio; descrizione della popolazione Cherokee (p. 45/1840); Ebrei ungheresi ed Ebrei di Damasco; atti di teppismo contro il duca e i palazzi ducali sia a Modena che a Reggio; automi realizzati da Gavioli a palazzo ex Rangoni (p. 67/1840); disquisizioni sulle assicurazioni e il diritto di autore; crollo di parte della navata centrale nel Duomo di Modena (non ci sono soldi per riparare il tetto); descrizione del carattere della duchessa appena deceduta; mendicità ed accattonaggio dilaganti ad onta delle misure prese; ottava in tedesco (p. 132/1840); debiti del vescovo; Fatebenefratelli per l'amministrazione e la cura dell'ospedale; spese militari; Chateaubriand “fuoco di paglia”; negozio di carta del marchese Montecuccoli; statistiche dei raccolti; soggiorno dell'imperatrice a Modena con costi pesanti per le casse del ducato; rapporti fra il Ducato Estense e la Gran Bretagna che non ha rappresentanza a Modena a causa della “Voce della Verità”, che sarà soppressa nel luglio del 1841; principe ereditario torna da un viaggio in Dalmazia, Corfù, Malta e Sicilia; inaugurazione il 2 ottobre 1841 del nuovo Teatro Comunale, criticato per l'architettura e i costi, con l'opera Adelaide di Borgogna del Gandini (“la musica del Gandini, dicesi, è tutta rubata da Rossini”); scontri a teatro fra seguaci del Gandini e seguaci del Catellani, che proseguono anche fuori con lanci di pietre e sterco (pp. 124-125/1841); considerazioni sull'abuso di monetazione e rapporto fra monetazione e commercio (p. 132/1841).
Il quarto volume comprende gli anni dal 1842 al 1844.
1842: pp. 156 [con salto di numerazione da p. 116 a p. 120], [2], [1 bianca]. Allegati: “Messaggere Modenese” nr. 22 (18 marzo 1842); pubblicazione per nozze (bifolio stampato su carta azzurrina) di Guglielmo Raisini intitolato A Teresa Poli che si lega a sposa con Antonio Tusini s'intitola questo povero canto nella speranza che abbia un eco nel suo cuore (Modena, eredi Soliani, 1842); bando del vescovo Reggianini riguardante la Spagna; notificazione firmata da Giuseppe Molza; bando di Francesco IV con cui si ammette l'Ordine di S. Giovanni di Gerusalemme negli Stati Estensi; due carte manoscritte contenenti la trascrizione di un brano dal “Journal des Débats”; opuscolo intitolato Brevi ricordi delle infantili virtù di Lauretta Galvani nata il 25 marzo 1836 morta il 26 aprile 1842 scritti da suo padre (autore Giovanni Galvani, Modena eredi Soliani, 1842, pp. 35, [1]); bando e notificazione del conte Girolamo Riccini relativi ai danni dell'alluvione del 1842; due notificazioni del vescovo Reggianini riguardanti il giubileo; avviso sulle Sacre Missioni; 1843: pp. 103, [1], [4 bianche], [5 di indice], [3 bianche]. Allegati: indulto del vescovo Reggianini per la quaresima del 1843; notificazione di Filippo Molza, ministro delle finanze, sulle iscrizioni ipotecarie; altro bando del Reggianini relativo alla quaresima e alle indulgenze; notificazione di Girolamo Riccini, ministro del buon governo, relativo ai pasti elargiti ai poveri; 1844: pp. 101, [1 bianca], [7 di indici], [3 bianche]. Allegati: numeri 37 (12 gennaio 1844) e 52 (28 aprile 1843) anno VIII dell' “Indicatore economico”; notificazione del consigliere Geminiano Pignatti relativa alle spese sostenute dalle casse dello stato per incendi di abitazioni private il cui rimborso è stato condonato; opuscolo In morte di Luigi Rangoni ministro di pubblica economia ed istruzione di Antonio Gallinari (Modena, co' tipi della R.D. Camera, 1844, pp. 21, [1]); altro opuscolo Privilegi, e diritti degli utenti delle acque del canale di S. Pietro risposta contro gli eredi Rosa proprietarj di detto canale e contro i conduttori del medesimo nella causa pendente davanti l'Illustrissimo Supremo Consiglio di Giustizia (Modena, pei tipi della R.D. Camera, 1844, pp. [6], 26).
Tra i temi trattati, oltre alla consueta disamina della situazione politico-economica internazionale e locale e ai numerosi aneddoti, ricordiamo, solo per citarne alcuni: Barbiere di Siviglia messo in scena nel nuovo teatro comunale di Francesco Vandelli; tromba ad acqua per lo spegnimento degli incendi; la marchesa Rangoni va Monaco con quarantotto abiti nuovi; morte del capitano Vandelli (10 maggio); nozze fra il principe Francesco e Aldegonda di Baviera (30 marzo 1842) con relative feste e descrizione della principessina; feste in maschera; epigrafe satirica contro il vescovo Reggianini; cuccagna per la folla; considerazioni sulle spese eccessive per feste e teatro che fanno crescere le tasse; dati statistici riguardanti gli Ebrei; famiglia di G.B. Amici, che ha ben maritato i figli a Firenze e Bologna; malattie in casa Amici; lamentela riguardo gli spettacoli teatrali troppo cari; bastonatura dell'oste a Carlotti; quasi affogamento del Riccini salvato da un barcaiolo; Stabat Mater di Rossini; costruzione di edifici nuovi; Ernani messo in scena nel dicembre del 1844; esposizione di belle arti; morte di Luigi Rangoni; malattia del duca; lavori a Palazzo Ducale; macchina a vapore brevettata dal Paltrinieri; ecc.
Il quinto volume comprende gli anni dal 1845 al 1849.
1845: pp. [2], 58, [1], [1 bianca], [5 di indice], [3 bianche]; 1846-1847: [2], 85, [4], [1 bianca]; 1848: pp. 17, [3 bianche], inserto di pp. [48] su carta azzurrina (relativo ai mesi dei moti insurrezionali), [2]; 1849: pp. [56]. Allegati: opuscolo intitolato Modena a tre epoche. Descrizioni del Conte Luigi Forni e Marchese Cesare Campori (Modena, Cappelli, 1844, pp. 115, [1]); foglio volante dedicato ai meriti scolastici di Pietro Bortolotti, alunno premiato del Collegio S. Carlo; bifolio Necrologia (estratto dal “Foglio di Modena”, n. 417, 29 giugno 1845); opuscolo di Carlo Roncaglia intitolato Sull'Algeria e sua colonizzazione memoria (Modena, Rossi, 1846, pp. 24); opuscolo In morte di S.A.R. Francesco IV d'Austria-Este Ode alla Reale Altezza dell'Arciduca Francesco V. Duca di Modena di Antonio Peretti (Ivi, Vincenzi, 1846, pp. 9, [3]); bifolio Per le augustissime nozze di S.A.R. l'Arciduchessa Maria Teresa d'Austria d'Este col serenissimo Principe il Signor Conte di Chambord ottave di Antonio Peretti (Modena, Vincenzi, 1846) accompagnato da note manoscritte del Morano al verso bianco della seconda carta e su tre foglietti aggiunti; Pronostico dell'anno 1847 fondato sulla regola di Herschel e gli aforismi del celebre Toaldo (Modena, Vincenzi, s.d., pp. 31, [1]) con note del Morano; Epistola pastoralis ad clerum et populum Mutinensem ac Nonantolanum di Luigi Ferrari (Modena, eredi Soliani, 1848, pp. 12, in folio); foglio volante rivolto dagli Svizzeri ai Modenesi per la loro festa della libertà; foglio volante con il poema I tre colori stornello di Francesco dall'Ongaro; foglio volante con il componimento Dio lo vuole! di Teresa Bernardi nata Cassiani Ingoni (Modena, Cappelli, 1848); foglio volante con il sonetto A Modena libera il 20 marzo 1848 (Modena, Cappelli); foglio volante su carta azzurra con il componimento La guardia nazionale inno di A. Perretti (Modena, Vincenzi); invito del regio commissario al sig. marchese Gherardo Morano a recarsi a pranzo a Palazzo Reale il giorno 2 luglio 1848 domenica; foglio volante contenente un componimento di Teresa Bernardi nata Cassiani Ingoni (Modena, Rossi) composto in occasione delle nozze fra Maria Teresa Tacoli e Giuseppe Schedoni; opuscolo di G. Prati intitolato A Carlo Alberto Versi (Modena, Vincenzi, 1848, pp. 8); opuscolo dal titolo Documenti relativi alla cessazione dal servizio della Guardia Nazionale di Modena (Torino, 1849, pp. 16); minuta di un proclama “Agli abitanti delle legazioni” del generale austriaco Franz Ludwig Welden datata Bondeno 3 agosto 1848: “Per la seconda volta passo il Pò colle mie Truppe a disperdere le Bande che non cessano di turbare la pace e l'ordine pubblico […]”.
Alcuni dei temi trattati: Geminiano Pignatti fatto conte nel 1845; Vandelli dà come tema il progetto di una casa rustica; Fittoni; malattia agl'occhi che tormenta l'autore (p. 23/1845); Algeria; Società di soccorso artisti; stampe clandestine ed arresto a Parma di un certo Raimondi che aveva a casa una stamperia portatile; arrivo di un rappresentante di Enrico di Borbone conte di Chambord per sposare per procura la “nostra primogenita Maria Teresa” (novembre 1846); considerazioni, alla vigilia dei moti del 1848, sul duca amato e benvoluto (ottobre 1847); malattia della moglie (gennaio 1848); morte di Luigi Reggianini (gennaio 1848); espulsione di cinque cadetti per essere usciti da un café all'entrata di ufficiali austriaci; moti rivoluzionari e fuga del duca (“così ebbe fine per ora il regno di un giovane principe fatto per natura per miglior sorte e rovinato dalla stretta e misera educazione paterna” (p. 14/1848); reggenza provvisoria; duca tradito dalla volpe Malmusi; commissari inviati a re Carlo Alberto: com. Guicciardi per la guardia nazionale, avv. Parenti per il municipio, poi Lucchi e Padoa (giugno 1848); rientro del duca il 10 agosto; il 14 settembre il gen. Malatesta si reca dal duca e in anticamera si toglie la coccarda tricolore; parto della duchessa (18 settembre); il 2 novembre 1848 Morano viene nominato conservatore del nuovo Comune insieme al fratello Giovanni Antonio; “questi esaltati italiani, repubblicani, comunisti, unitari, essi rovinano l'Italia per chimere impossibili a mettersi in pratica” (p. 5/1849); il 13 febbraio 1849 viene proclamata la Repubblica Romana; misure contro i raduni (p. 14/1849); osservazioni sull'andamento della guerra (pp. 17-19/1849); battaglione partito per la spedizione di Massa (10 aprile 1849); café Sandri sotto il Portico del Collegio e botteghe Zanichelli e Vicenzi chiuse alle 9 per ordini superiori (11 aprile 1849); restrizioni della vita civile; abate Pescetelli cacciato dai Gesuiti e suo collegio sciolto (pp. 42-43/1849); volo del pallone aerostatico dell'Orlandi (1 ottobre 1849) e calcolo dell'operazione che è in perdita (300 franchi per il gas a fronte di 150/200 franchi di incasso dei biglietti); l'anno 1849 si interrompe al 14 ottobre, il resto dell'anno segue nella parte dedicata al 1850.
Il sesto volume copre gli anni dal 1850 al 1853.
1850: pp. [57-105] proseguendo la numerazione dal volume precedente, [4]. Allegati: foglio volante Festeggiandosi dal Comune di Modena l'anniversario del ritorno in questi stati dell'A.R. Aldegonda di Baviera sonetto di Guglielmo Raisini ([Modena], eredi Soliani, [1850]); lo stesso testo è ripetuto in versione manoscritta in un foglietto, al cui verso viene riportato un secondo sonetto di tutt'altro tono, in cui il ritorno della duchessa viene definito come “turpe giorno”; opuscolo dal titolo Guida dell'esposizione triennale della R. Accademia Atestina di Belle Arti e della Società d'incoraggiamento per gli artisti dello Stato Estense (Modena, Vincenzi, [1850], pp. 19, [1]; 1851: pp. [40], [4 bianche: l'indice, di cui figura solo il titolo, non fu mai completato). Allegati: numero 368 (7 gennaio 1851) de “Il Messaggere Foglio di Modena” seguito da nr. 71 Foglio aggiunto al n. 394 del Messaggere; numero 415 (26 aprile 1851) de “Il Messaggere Foglio di Modena”; foglio volante di G. Cantelli (Modena, Cappelli, 23 aprile 1851) “La classe artigiana in questa città offre parole di rimerito alla cara e pia memoria di Luigi Ferrari vescovo modanese […]”; 1852: pp. [36]. Allegati: opuscolo dal titolo Il discepolo di Toaldo giornale astronomico di gabinetto indicatore delle meteori e della loro influenza sui raccolti per l'anno bisestile 1852 (Modena, Vincenzi, 1851, pp. 40); numero 18 anno 2° (1° maggio 1852) de “L'Indicatore Modenese”; opuscolo estratto da “L'Indicatore Modenese” (anno 2° nn. 38 e 39) dal titolo Impresa della Piramide sopra il Cimone (pp. 9-12); lettera autografa del gen. Cialdini del 24 luglio 1852 indirizzata al marchese Morano; tre lettere autografe, in francese, scritte nel marzo-aprile del 1833 dal celebre generale Gilbert du Motier de La Fayette (1757-1834) ed indirizzate al generale Giuseppe Sercognani (1781-1844) a Parigi, una della quali include copia di una lettera indirizzata al Lafayette (in data 1 marzo) dal generale comandante del corpo di occupazione di Ancona, Amédée Despans-Cubières (1786-1853); foglio volante impresso su carta gialla A Sofia Fuoco impareggiabile danzatrice ed al Prof. Angelo Bartelloni esimio violinista che nella sera del 6 maggio 1852 sulle scene di questo comunale teatro davano saggio della straordinaria loro valentia (Modena, Vincenzi, [1852]), che contiene due componimenti di Teresa Bernardi nata Cassiani Ingoni; lettera manoscritta indirizza presumibilmente al marchese Morano da un certo Ferrante Pezzini di San Felice (15 novembre 1852) riguardante il trasferimento del locale archivio giudiziale; altra supplica manoscritta della comunità di S. Felice al duca Francesco V contro il trasferimento della “Giusdicenza”; altri due documenti manoscritti riguardi la stessa questione firmati da Ragazzi, podestà di Modena; 1853: pp. 51, [6], [5 bianche], [12]. Allegati: foglietto volante che ricorda lo scoprimento della statua di L.A. Muratori; prospetto editoriale riguardante una nuova edizione dei Rerum italicarum scriptores del Muratori fatta dalla Società editrice di Torino; bifolio su carta verde Istruzione per la formazione degli elenchi dei poveri e per la distribuzione dei soccorsi da servire di norma alle commissioni e deputazioni di beneficenza negli Stati Estensi; opuscolo intitolato I famosi circuiti di persone attorno tavole mobili e moventisi esaminati dal Prof. G. Grimelli (Reggio-Modena, Calderini-Zanichelli, 1853, pp. 14, [2]); Supplemento alla Ghirlandina nr. 20 (14 maggio 1853); tavola statistico-demografica manoscritta relativa agli anni 1836 e 1837 contenente nati, morti e matrimoni di quei due anni; bando del 1827 di Francesco IV riguardante il celebre caso di stupro e omicidio di Maria Pedena.
Alcuni dei temi trattati sono: illuminazione a gas cittadina; la moglie dell'autore ha quasi perso la vista; il duca ha imposto il giuramento a tutti gli impiegati pubblici, cosa che ripugna all'autore; Modena città tassiana; incendio al teatro di Reggio; linea elettro-telegrafica che collega il Lombardo-Veneto con Modena; digressione sulla convenienza del sistema costituzionale e sulla libertà di stampa.
Il settimo ed ultimo volume comprende gli anni dal 1854 al 1863.
1854: pp. [2], 44, [1], [1 bianca], [12 di Osservazioni metereologiche]. Allegati: foglio volante Quando il nobil uomo Dottor Conte Onorio Giacobazzi guardia nobile di S.A.R. si sposava alla nobile Signora Contessa Amalia Mazzoni-Fulcini sonetto di Emilio Roncaglia (Modena, Vincenzi, 1854); opuscolo dal titolo Guida per l'esposizione triennale 1851-1852-1853 della R. Academia Atestina di Belle Arti e della Società d'incoraggiamento per gli artisti dello Stato Estense nel Gennaio 1854 (Modena, Vincenzi, [1854], pp. 23, [1]); foglio volante su carta azzurra Quando l'immortale Rossini fra gli ozi deliziosi della bella Firenze scosso dallo squisito sapore dei cappelletti (*) (Nuova foggia d'Insaccato a guisa di Cappello Triangolare perfezionato dal Bellentani detto comunemente Panone) e zamponi di Giuseppe Bellentani da Modena guidava la maestra sua mano a trarre dalle neglette armoniche corde divine melodiose note e a scrivere esso stesso laudi ed ordinazioni al valentissimo salsamentario li VIII decembre MDLIII alcuni concittadini gustatori offrono, segue sonetto di V.A. (Modena, Pelloni); foglio volante contenente un sonetto A Maria Vergine festeggiando l'Immacolata Concezione di Teresa Bernardi (Modena, Rossi, 1854); 1855: pp. [2], 59, [15 di Osservazioni metereologiche]. Allegati: bifolio intitolato Necrologia dell'Avvocato e Consigliere Gio. Battista Barberi, estratto dal “Distributore”, nr. 81 (13 ottobre 1855); opuscolo dal titolo Indicazione dei componimenti che si leggono dagli alunni del Collegio de' Nobili di Modena il giorno 25 marzo 1855 in segno di esultazione per la dogmatica definizione dell'immacolato concepimento di Maria Vergina Santissima (Modena, Vincenzi, [1855], pp. [4], brossura editoriale); foglio volante contenente la distinta dei poveri e delle povere ammessi alla lavanda dei piedi del duca e della duchessa il 5 aprile del 1855; numeri 4, 10, 95 e 96 dell'anno primo (1855) de “Il Distributore”; 1856-1857: pp. 33, [12], [3 bianche], [11 di Osservazioni metereologiche], [5 bianche]. Allegati: numeri 181 e 182 dell'anno secondo (1856) de “Il Distributore”; bifolio A suoi concittadini il direttore delle scuole serali in Modena, estratto da “Messaggere di Modena”, nr. 1326 (7 marzo 1856); opuscolo dal titolo Catalogo delle sante imagini d'un altare del Duomo di Modena detto l'Altare delle statuine (Modena, eredi Soliani, 1855, pp. 11, [1], brossura editoriale); 1858: pp. 17, [6], [1 bianca]. Allegati: numeri 1755 e 1756 (13 e 15 ottobre 1858) del “Messaggere di Modena”; opuscolo intitolato Elogio funebre del P. Alessandro Maria da Modena (Ivi, Tipografia Camerale, 1858, pp. 21, [1], brossura editoriale); bifolio Pio Istituto di Mutuo Soccorso pei Barbieri e Parrucchieri in Modena. Rendiconto dell'Amministrazione del 1857 anno nono di istituzione, sesto di beneficenza. Letto dal Segretario nell'Adunanza generale del 8 Aprile 1858; opuscolo di Enrico Gaddi intitolato Natura degli indizii e disposizioni relative del Codice Criminale Estense (Modena, eredi Soliani, 1858, pp. 11, [1], brossura gialla); 1859: pp. 33, [2], [13 bianche]. Allegati: foglio volante Foglio aggiunto al N. 1834 del “Messaggere di Modena”; bifolio Semenza Bigatti d'Adrianopoli del 1857 per la primavera 1859; bifolio Reale Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Modena. Programma per Concorso ai Premii dell'anno 1859 di Luigi Spallanzani (con invio manoscritto al marchese Gherardo Morano); bando di Francesco V relativo al battere moneta sulla base del sistema metrico decimale; notificazione del ministro del buon governo contro coloro che si recano all'estero per “reagire contro il proprio Governo”; notificazione per la pasqua dell'arcivescovo di Modena; bando di Francesco V relativo ai preparativi militari vista la guerra in corso in Italia; bando relativo alla distribuzione dei sacri tridui di preghiere nelle chiese di Modena; bando di Francesco V relativo all'istituzione di una reggenza e guardia urbana dopo l'invasione delle truppe di Sardegna ed in assenza del duca; bando riguardante un prestito forzoso richiesto ai sudditi date le circostanze della guerra; foglio volante contenente un inno di T. Bernardi Alla memoria di Re Carlo Alberto (Modena, Rossi, 1859); certificato d'iscrizione alle elezioni generali per l'Assemblea Sovrana a nome di Gherardo Morano seguito da un altro foglietto contenente gli Avvertimenti per gli Elettori sul da farsi uniti che siano in Collegio; bifolio Agli Elettori il Comitato elettorale (Modena, Rossi, 1859); opuscolo dal titolo Istruzioni per le prossime elezioni dell'Assemblea sovrana (Modena, Moneti, 1859, pp. 12); avviso per la raccolta delle sottoscrizioni dei cittadini; Foglio aggiunto al n. 1837 del Messaggere (5 maggio 1859); numeri 1846 e 1850 (25 maggio e 3 giugno 1859) del “Messaggere di Modena”; foglio volante contenente un proclama di Napoleone III agli Italiani! (Milano, 8 giungo 1859); 1860: pp. 11, [16], [1 bianca]. Allegati: foglio volante 2° Bollettino dell'Unitario; foglio volante Gazzetta di Modena Ultime notizie; avviso del sindaco con stemma della città di Modena relativo alla regolazione degli orologi pubblici in funzione dei servizi ferroviari, delle poste e dei telegrafi; grande avviso del sindaco con stemma della città di Modena che annuncia l'arrivo in città del nuovo sovrano; 1861: pp. 31, [1 bianca]. Allegati: grande bando dell'Intendenza Generale di Modena relativo alle tasse; 1862-1863: pp. 31, [1]. Allegati: bando relativo ai prestiti contratti dal comune di Modena; altro bando del sindaco sulle monete e i cambi; altro bando relativo al bilancio comunale; altro bando che introduce una tassa annua sui cavalli; foglio volante Necrologia, estratto da “Il Panaro Gazzetta di Modena” (nr. 67, 1863); foglio volante contenente un Consiglio di Enrico Gaddi; bando sugli Asili infantili di Carità del 15 luglio 1861; bifolio, estratto dall' “Unitario”, intitolato Alcuni cenni sull'attuale corso abusivo delle monete; numero 853 del terzo anno (6 febbraio 1862) della “Gazzetta di Modena”.
Nell'ultimo volume, forse per motivi di età o perché travolto dagli stravolgimenti che si stavano verificando attorno a lui, l'autore pare diventare più sintetico e selettivo nelle notizie che riferisce. Tra queste ricordiamo: prima menzione di Garibaldi (20 maggio 1854); vino del Grimelli; esibizione con il pallone aerostatico; prezzi dei generi alimentari, tra cui lambrusco e vino comune; considerazioni sulla povertà; nomina a archivista del Comune di un certo Luppi, negoziante di libri ed anticaglie sotto il portico del seminario; lazzaretto per gli Ebrei; osservazioni di carattere storiografico; partenza del duca da Modena l'11 giugno 1859; liberazione di Modena (13 giugno 1859); arrivo di Farini in città (20 giugno 1859) e parere positivo su di lui dell'autore che ha letto i suoi scritti; nomina di Farini a governatore provvisorio; scene di giubilo della folla che inneggia a Cavour e a Napoleone, canta e sbandiera il tricolore (pessimismo del Morano: “chissà poi come andrà per tutti noi. Poveri noi!”, p. 19/1859); il marchese Camillo Fontanelli comanda la Guardia Nazionale; considerazioni sul voto di adesione; considerazioni sulla decadenza di Casa d'Este; annessioni accettate della Toscana, di Modena, di Parma e della Romagna; congresso di Vienna del 1860; opinione di Arthur de la Guéronnière sul lasciare al papa il solo patrimonio di S. Pietro; opuscolo de Lafurronière sul papa e il congresso; arresto di uno dei due canonici Montecuccoli degli Erri e del legale Bortoletti; Vittorio Emanuele va a caccia nel bosco di S. Felice (5 maggio 1869); “Finalmente possiamo essere certi che le operazioni di Garibaldi sono felici” (5 giugno 1860); trambusto in piazza per il caro vivere; casi di brogli politici; festa di Garibaldi (21 marzo 1861); ascensione del pallone Leviathan sopra S. Agnese (27 agosto 1861); interventi di restauro ed abbellimento di edifici e nuove costruzioni (pp. 27-28/1861); morte di un Ebreo consigliere della prefettura (ghetto e governo decidono di fare un corteo funebre fino a porta Bologna, novembre 1861); morte del marchese Coccapani, senatore; peggioramento della situazione finanziaria; problema del brigantaggio; debito da 1000 milioni di franchi che sta per essere approvato dalle camere (marzo 1863); i militari della Brigata Estense devono rientrare per non perdere i diritti civili, tra questi il com. Bellentani, il col. Vandelli e Cavedoni (19 marzo 1863); morte dell'avv. Palmieri, già presidente del Consiglio Supremo sotto il duca (pp. 28-29/1863); un certo Villani si è gettato da una finestra per aberrazione mentale; tumulti presso l'Università di Modena, come in altre città, in seguito all'approvazione della legge Matteucci, “calcata sulle tracce delle Università Germaniche troppo pesante per le teste italiane” (6 maggio 1863); “qui termina la mia fatica” (6 maggio 1863).
[1] A p. 14 del primo volume si cita un follo di proprietà Morano venduto nel 1798; si veda inoltre l'invito del regio commissario al marchese Gherardo Morano a recarsi a pranzo a Palazzo Reale il giorno 2 luglio 1848 (vol. 5); e ancora si veda la lettera autografa del gen. Cialdini del 24 luglio 1852 indirizzata al marchese Morano (vol. 6); infine il bifolio della Reale Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Modena. Programma per Concorso ai Premii dell'anno 1859, contenente un invio manoscritto al marchese Morano, e il certificato d'iscrizione alle elezioni generali per l'Assemblea Sovrana (1859) a nome sempre di Gherardo Morano (vol. 7).
[2] La conferma arriva anche da altri passaggi, come l'inciso a p. 31 della parte relativa all'anno 1838, nel quale l'autore rimanda alle sue memorie per l'anno 1831 oppure la menzione del volume relativo all'anno 1826, quando si parla dell'evoluzione della moda a p. 34 della parte dedicata all'anno 1838.
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