In Nome della Repubblica Cisalpina una Indivisibile. Manoscritto cartaceo in lingua italiana. Reggio Emilia, 25 settembre 1798

Autore: REGGIO EMILIA-MONASTERO DEL CORPUS DOMINI

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Bifolio (mm. 375x245) scritto su tutte e quattro le pagine. Brossura azzurra coeva. Timbro di tassa locale alla prima pagina e timbri notarili all'ultima pagina. Esemplare molto ben conservato. Per pagare un prestito forzoso e l'imposta diretta, entrambi già scaduti, e per evitare la confisca dei propri beni, la badessa e le monache del monastero del Corpus Domini di Reggio Emilia accettarono di vendere all'asta alcuni terreni di loro proprietà. Questo documento legale contiene tutti i dettagli dell'operazione ed elenca i nomi delle monache chiamate a partecipare alla vendita. Alla fine del documento è scritto che una altra copia ufficiale di questo atto è stata depositata nell'archivio di Reggio Emilia. Documento molto interessante che permette di far luce su una pratica diffusa durante gli anni della Repubblica Cisalpina sotto l'occupazione napoleonica, ovvero la soppressione o il ridimensionamento di un gran numero di istituzioni religiose in Italia, i cui beni venivano venduti in aste pubbliche.


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