Mm. 342x244. Carte [32]. Libro d'artista composto da due serie tipologiche di lavori, moltiplicate per i due autori e mescolate tra loro nel volume: componimenti sia di Villa sia di Costa riprodotti 'e manuscriptu' (parolibere, formule, testi asemantici), tavole con numerosi disegni figurativi di Costa e tavole con disegni astratti di Villa caratterizzate dal grosso tratto nero (due delle quali sono stampate anche sui piatti della copertina). I testi "e manuscripto" sono stampati su carta uso mano di normale grammatura mentre le tavole su carta pesante. Legatura originale in cartonato giallo con titoli delle opere impressi uno al piatto anteriore, Phrenodiae quinque de coitu mirabili (Emilio Villa per Corrado Costa) e uno al piatto posteriore, Il Mignottauro (Corrado Costa per Emilio Villa), presente la busta di spedizione trasparente originale. Prima edizione di questo volume interamente realizzato in litografia e tirato a mano, di cui ne sono stati impressi 200 esemplari con firma autografa degli autori (dal colophon).
Emilio Villa è stato artista, poeta, biblista, intellettuale, fondatore di riviste e iniziative culturali, promotore di talenti artistici e convinto assertore dell'intrinseco valore dell'avanguardia. È vissuto a Firenze, a San Paolo del Brasile e a Roma, dedicandosi a studi di filologia semitica e paleogreca e collaborando con artisti italiani e stranieri. È ritenuto fra i precursori della neoavanguardia, del Gruppo 63 e dei Novissimi, e va senz'altro ricordato anche per il suo impegno nel far emergere personalità rilevantissime come quelle di Burri, Mirko, Novelli, Debernardi, Mario Francesconi e, in anni più recenti, Claudio Parmiggiani, Mimmo Paladino, Gian Ruggero Manzoni, Gino De Dominicis. Inoltre, si ricorda che Emilio Villa collaborò a "La Difesa della razza" (rivista quindicinale, pubblicata dal 1938 al 1943 e diretta da Telesio Interlandie) e fu tra i firmatari del Manifesto della razza.
Corrado Costa è stato poeta sperimentale e poliedrico, indagante il conflitto tra la parola e la realtà. Ha composto poesie come quelle dello Pseudobaudelaire (1964), racconti come L'equivalente, saggi, opere teatrali e molti altri lavori letterari tra cui Le nostre posizioni, così come diverse opere scritte a quattro mani con altri noti artisti. Oltre ad aver frequentato una larga cerchia di artisti visivi come Claudio Parmiggiani, Giovanni Rubino e William Xerra, ha creato e collaborato a numerose riviste di letteratura d'avanguardia tra le quali Malebolge ed è stato componente del Gruppo 63 accanto a Nanni Balestrini, Giorgio Celli, Adriano Spatola, Umberto Eco, Alfredo Giuliani, Edoardo Sanguineti e molti altri.
ICCU SBL\0429718; Festani, Archivio Emilio Villa, p. 69.
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